I Campi Elisi: L'Eterna Casa dei Nostri Fratelli d'Arma.
"AD IMPERITURA MEMORIA"
Nella mitologia antica, i Campi Elisi erano un luogo sacro, un'eterna dimora di pace e onore, riservata agli eroi e alle anime più valorose. Oggi, per noi, questa immagine acquista un significato profondo e personale. I Campi Elisi sono diventati il simbolo del riposo eterno dei nostri "Fratelli e sorelle d'arma" che hanno compiuto il loro ultimo dovere. Loro non sono andati persi, anzi hanno raggiunto un luogo di meritata pace in un luogo di luce e bellezza, dove non esiste più il peso del combattimento o il dolore della perdita. Un luogo in cui le loro anime, illuminate dal coraggio e dal sacrificio, vivono in un'eterna primavera. Lì si ritrovano con i loro compagni di tante missioni e incarichi civili di pace e di battaglie, uniti da un legame che la morte non può spezzare.Il loro ricordo non deve svanire. Ogni volta che pensiamo a loro, noi li riportiamo qui, con noi. I Campi Elisi non sono solo un mito, ma la nostra promessa: che il loro nome, il loro coraggio e il loro sacrificio vivranno per sempre nei nostri cuori e nella nostra memoria. Il nostro dovere è onorarli, raccontare e condividere le loro storie, e garantire che il loro onore risplenda per le generazioni future. Che il loro riposo sia eterno e la loro memoria indimenticabile per tutti noi di qualsiasi corpo e armata.
Omaggio al primo
Maresciallo Claudio Parodi
Giorno di lutto per la Brigata Marina San Marco e ancor di più per quello che fu il Battaglione San Marco: è morto a 74 anni il primo maresciallo Claudio Parodi, originario di Como, ma una vita trascorsa nella base di Brindisi e in giro per il mondo con la mimetica del San Marco. Proveniente dai Lagunari dell’Esercito, capo Parodi ha partecipato nel 1982 e nell’83 alle operazioni “Libano 1 e 2”. Il 15 marzo del 1983, nel corso dell’operazione “Libano 2” con la Forza multinazionale di Pace, Parodi venne ferito a Beirut durante un servizio di pattuglia. Nell’attentato morì a 20 anni, dopo due giorni di agonia, Filippo Montesi, militare di leva del San Marco, raggiunto da una scheggia alla spina dorsale, e due commilitoni di Parodi, Luigi Fiorella e Salvatore Conciari, subirono serie lesioni. Da quel giorno Parodi aveva voluto mantenere, in forma privata, uno stretto rapporto con i genitori di Montesi, raccogliendosi spesso in preghiera davanti alla tomba del figlio, e con Fiorella, che nell’attacco perse l’uso delle gambe. Negli anni successivi aveva partecipato a tutte le missioni all’estero del San Marco in Somalia, Sarajevo, Kosovo e Iraq. Era quindi tornato ai Lagunari con il compito di addestrare le nuove leve del Reggimento.
Parodi, dopo 40 anni di servizio, era andato in pensione nel 2007. Ma il suo cuore ha battuto sino all’ultimo sotto l’insegna del Leone del San Marco.
Un Uomo, e un mito per noi tutti, a lui va il mio abbraccio particolare e dalla redazione del Blog dei Leoni:
www.battaglionesanmarco.blogspot.com
Egidio Antonio Arrighini.
Per mare, per terram.
🦁 🦁 🦁 🦁🦁 🦁 🦁 🦁
40° Anniversario scomparsa di Filippo Montesi
Le circostanze della scomparsa di Filippo Montesi, Nato a Fano: 11 Maggio 1963 / Morto: a Roma 22 Marzo 1983, Marò di leva del 3°/82 – Marina Militare arruolato nel battaglione San Marco.
Il 15 marzo 1983, durante la missione di pace denominata “ITALCON Libano 2”, Filippo Montesi venne colpito alla schiena mentre si trovava in azione di pattugliamento notturno nei pressi del campo di “Sabra” alla periferia ovest di Beirut (Libano) sconvolta da una lunga guerra civile. Trasportato all’Ospedale Militare del Celio a Roma a seguito delle ferite riportate nell’imboscata al mezzo sul quale viaggiava, spirò il 22 marzo 1983. Ai suoi funerali presenziò anche l’allora Presidente della Repubblica Sandro Pertini che assegnò la Croce di Guerra al Valor Militare alla memoria di Filippo con la seguente motivazione:
“Militare del contingente di pace nel Libano, in servizio di pattugliamento notturno, veniva attaccato con raffiche di mitra e lancio di bombe. Ferito gravemente in più parti, dando prova di abnegazione, incitava i commilitoni a reagire, invitandoli a non curarsi di lui”
(Beirut 15 Marzo 1983).
Alla memoria del giovane Caduto sono state, nel tempo, dedicate:
– il locale Gruppo dell’Associazione Nazionale Marinai d’Italia (A.N.M.I.)
– una via nel quartiere Sant’Orso di Fano
– lo stadio comunale di Sant’Orso
– una sala del Consiglio comunale di San Costanzo
– una lapide presso la caserma “Rossetti” alla Cecchignola di Roma
– la “Sala M/BSM Filippo Montesi – Fuciliere di Marina del Battaglione San Marco” nel Palazzo Salviati in Roma, sede del Centro Alti Studi per la Difesa
– l’Aula Magna della Caserma “Carlotto” di Brindisi, quartiere generale della Forza da Sbarco
🦁 🦁 🦁 🦁🦁 🦁 🦁 🦁
CIELI BLU, R.I.P.
SENTITE CONDOGLIANZE ALLA FAMIGLIA
Oggi purtroppo è un giorno triste…. È morto per un malore, in montagna. Un fratello Para’ … Massimo Bellini , per gli amici Lindo !
La triste notizia viene comunicata dalla Famiglia e dalla sezione ANPDI Paracadutisti di Trieste .
Ci mancherai …. cieli Blu ..Lindo
Mai Strack



🦁 🦁 🦁 🦁🦁 🦁 🦁 🦁
Ciao papà. Oggi sono qui per dirti addio, anche se so che la tua presenza sarà sempre con noi nei nostri cuori. È stato un onore e un privilegio chiamarti mio padre, e sarai per sempre il mio punto di riferimento e la mia guida nella vita.
Mi mancheranno i tuoi sorrisi, i tuoi abbracci il tuo umorismo la tua immensa fiducia che ponevi in ogni mia scelta le parole sagge che mi hai donato nel corso degli anni. Sei stato il mio mentore, il mio insegnante e il mio guerriero il mio leone del battaglione san marco 2º/57. Hai condiviso con me la tua conoscenza, la tua passione e il tuo impegno, e grazie a te ho trovato la mia strada. Ricorderò con amore i momenti speciali che abbiamo condiviso insieme, i tuoi consigli preziosi e il tuo sostegno incondizionato. Sei stato un padre straordinario, e il tuo amore per la famiglia è stato un faro luminoso che ha illuminato le nostre vite.
Anche se il dolore della tua assenza è grande, so che desideri che continuiamo a vivere con gioia, a inseguire i nostri sogni e a onorare la tua memoria. Prometto che farò del mio meglio per seguire i tuoi passi, per essere coraggioso, compassionevole e per amare incondizionatamente, proprio come hai fatto tu.
Ora lascio andare il tuo corpo, ma il tuo spirito rimarrà sempre con me. Ti porterò nel mio cuore e prenderò conforto sapendo che sei in un posto migliore, libero dal dolore e in pace.
Addio, papà. Sarai per sempre amato e mancherai più di quanto le parole possano esprimere.
Con amore eterno, Tuo figlio “Filippo”.
Un abbraccio particolare per queste parole struggenti del figlio Filippo, la redazione del Blog dei Leoni: www.battaglionesanmarco.blogspot.com ringrazia Filippo e saluta il Frà Giovanni. Un abbraccio per sempre dal tuo Frà Egidio Antonio Arrighini.
🦁 🦁 🦁 🦁🦁 🦁 🦁 🦁
Nessun commento:
Posta un commento